Una piccola premessa: non mi troverei oggi a scrivere questo articolo se – ormai diversi anni fa – Lucia non mi avesse affidato alle mani esperte e amorevoli di Raffaella, che ha saputo prendersi cura di me in modo completo, aiutandomi a raggiungere – nonostante la mia malattia – un reale stato benessere.

…benessere che viene spesso associato alla sola dimensione somatica, definita da quella generale e positiva percezione del proprio corpo che origina sia un diffuso senso di tono e vigore che – in negativo – l’assenza di stanchezza, dolore e tensioni. L’essere umano è in realtà decisamente più complesso: il suo corpo – di fatto – vive e risuona delle proprie emozioni e pensieri ed è in grado di raggiungere e avvertire un effettivo stato di benessere solo quando la parte psichica e quella fisica si presentano in equilibrio e armonia.

Non mi dilungherò sugli aspetti teorici: preferisco, infatti, testimoniarvi in prima persona quanto il prendersi cura di sé, nell’accezione di ascolto vigile e conoscenza vissuta, costituisca un fattore determinante allo scopo di migliorare tangibilmente la qualità della propria vita.

Sono affetta da una patologia genetica e vivo su una sedia a rotelle…potete quindi immaginare come la maggior parte del mio tempo, delle mie energie – anche quelle economiche – fossero da parecchio orientate alla cura della sola salute fisica, spesso a scapito del mio mondo interiore. Molte volte mi sono ritrovata in fuga davanti a emozioni che percepivo come sgradevoli, pronta a sottrarmi a ogni riflessione che potesse arrecarmi dolore: tutto ciò costituiva la manifestazione esterna di un profondo conflitto interiore, così intenso da essere in grado di sottrarre energia al mio corpo, senza che d’altro canto me ne potessi accorgere. Per darvi un’idea, ero come una carrozza senza cocchiere! E di questo Raffaella ne era consapevole, per tale motivo mi ha proposto di affiancare il suo lavoro sul corpo a quello di un counselor – e aveva proprio ragione! – in quel momento è iniziato un intenso cammino verso la consapevolezza, il cambiamento e il conseguente benessere.

Il Counselor mi ha accompagnato e guidata in questo viaggio verso la scoperta di me e del mio potenziale, esercitando l’ascolto, l’empatia, l’assenza di giudizio e l’accettazione incondizionata, permettendomi perciò di riprendere in mano la mia vita, di cui sono divenuta – per la prima volta! – la vera protagonista.

Posso affermare che il Counseling mi è stato talmente d’aiuto, che ho scelto di farlo diventare il mio stesso lavoro, offrendo ad altri la medesima opportunità che è stata data a me!

Se dovessi sintetizzare la mia esperienza in una frase, direi che questa disciplina, dove la mente e l’anima mettono a frutto conoscenze, abilità e vera umanità, insomma…questa vera arte, aiuta le persone ad aiutarsi, restituendole al contatto con sé stesse e le proprie ricchezze, per giungere alla consapevolezza di sé. Essa aiuta a fare chiarezza rispetto a scelte cruciali, ad affrontare e superare i momenti di crisi e cambiamento legati alle diverse fasi dell’esistenza e a gestire situazioni complesse, in ambito professionale e/o personale. Il counselor accompagna la persona in un percorso di crescita che le consentirà di tracciare le mappe delle proprie emozioni, sentimenti, pensieri, desideri, bisogni e di ritrovare quelle risorse credute smarrite, per raggiungere gli obiettivi che sente come propri.

Ora voglio porvi una domanda: come pensate possa sentirsi una persona che è riuscita a creare una relazione autentica con sé stessa, fatta di conoscenza, amore, fiducia e rispetto di sé, una persona consapevole delle proprie risorse e capace di prendersi cura di sé, non solo in termini fisici? Che tipo di relazioni questa persona sarà in grado di creare? Quale qualità di vita potrà avere?